Il risarcimento del danno
Il nostro ordinamento legislativo prevede che chiunque causi un danno debba poi risarcirlo. In questi casi si parla di risarcimento del danno, che non va confuso con l’indennizzo. Possiamo individuare due categorie principali: danno patrimoniale e danno non patrimoniale. Per quanto riguarda quest’ultimo non si inquadrano eventuali danni biologici o inerenti alla salute. In sintesi quindi, affinché si configuri tale fattispecie, deve essere presente un comportamento colposo, derivante da imperizia, imprudenza o negligenza o volontarietà.
Come ottenere il risarcimento del danno
Per richiedere un risarcimento danni, è condizione necessario provare in quale condizioni si sia verificato. Innanzitutto definendo se il danno sia stato commesso in modo colposo o doloso. Inoltre, si dovrà provare la sussistenza dell’elemento oggettivo, cioè chiarire ogni dubbio inerente il caso, in altre parole viene valutato se il comportamento è stato ingiusto e dannoso e se prevede un nesso di causalità, ossia un legame causa-effetto.
Il risarcimento avrà lo scopo di annullare la differenza venutasi a creare dopo il comportamento nocivo. Il danno non patrimoniale è invece riscontrabile quando si parla di danni morali.
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