Come rinunciare all’eredità
La rinuncia all’eredità consiste nella serie di azioni effettuate dall’erede del defunto nel momento in decide di non accettare legati e cespiti lasciati dal de cuius, o definito. Nella maggior parte dei casi la decisione di rinunciare all’eredità avviene nella circostanza in cui i debiti lasciati dal defunto eccedano i crediti. Per rinunciare all’eredità, però, non basta una semplice dichiarazione. L’erede deve espressamente rinunciare alla stessa con una dichiarazione da rendere al Notaio o al Cancelliere del Tribunale. Rinunciando alla successione l’erede annulla, di fatto, la procedura, rimanendo completamente al di fuori dell’assetto ereditario.
Rinuncia all’eredità: i termini per la dichiarazione
Quando si decide di rinunciare all’eredità è bene fare attenzione a tutti quei termini e a quelle decadenze che potrebbero portare all’invalidità della dichiarazione presentata. In particolare, bisogna tenere distinte due differenti ipotesi:
- se l’erede è in “possesso di uno o più beni ereditari“, a norma dell’articolo 458 del codice civile, egli ha tre mesi di tempo dalla morte del de cuius per presentare la dichiarazione di rinuncia all’eredità.
- se, invece, non si è in possesso di alcun bene ereditario, la presentazione dell’istanza di rinuncia all’eredità va incontro solo al limite della prescrizione decennale del diritto.
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