Che cos’è il Recupero coattivo del credito?
A causa dell’attuale situazione economica sempre più aziende incontrano difficoltà a farsi pagare dai propri clienti. Di conseguenza è aumentata la necessità di rivolgersi a dei consulenti legali per il recupero coattivo del credito. A che cosa ci riferiamo con questo termine?
Il recupero coattivo consiste nell’azione esecutiva finalizzata al recupero di un credito, in virtù di un provvedimento giudiziario, nel quale il giudice accerta l’esistenza del credito e il mancato pagamento da parte del debitore.
Come funziona il Recupero coattivo del credito?
Prima di arrivare dinanzi a un giudice, l’attività di recupero crediti inizia in via stragiudiziale per mezzo di una raccomandata A/R che comunica al debitore la volontà di adire le vie legali per ottenere il recupero della pretesa creditoria.
La tipologia di azione più rapida e consigliata è il ricorso per ingiunzione ed è disciplinato dagli articoli 633 e ss. del Codice di Procedura Civile. Il provvedimento diventa esecutivo se trascorrono 40 giorni dalla notifica dello stesso, senza alcuna opposizione da parte del debitore. L’incarico viene affidato a un Ufficiale Giudiziario.
L’articolo 642 del Codice di Procedura Civile è immediatamente esecutivo (anche durante i 40 giorni) solo per i casi in cui “il credito è fondato su cambiale, assegno bancario, assegno circolare, certificato di liquidazione di borsa, o su atto ricevuto da notaio o da altro pubblico ufficiale autorizzato” o quando vi sia “pericolo di grave pregiudizio nel ritardo, ovvero se il ricorrente produce documentazione sottoscritta dal debitore, comprovante il diritto fatto valere”.
A chi conviene rivolgersi per il Recupero coattivo del credito?
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